AMMORTIZZATORI SOCIALI: IL NUOVO FONDO SOSTEGNO AL REDDITO DEL COMPARTO ARTIGIANO

News / Paghe e consulenza del lavoro - giovedì 11 feb 2016 | A cura dell'Ufficio Stampa


Il Decreto Legislativo n°148 entrato in vigore il 24 settembre 2015 ha decisamente riformato l’intera materia degli ammortizzatori sociali prevedendo un sistema generalizzato per tutte le imprese, ma escludendo però le imprese fino a 5 dipendenti, se non industriali.
L’approvazione del succitato Decreto ha posto fine alla Cassa Integrazione in deroga, ammortizzatore sociale che ha dato (e darà fino a marzo di quest’anno) indistintamente a tutte le imprese l’opportunità di mettere in sospensione lavorativa retribuita i dipendenti delle aziende colpite dalla crisi.
 
A partire dal 2016 le imprese dovranno:
 
• Se industriali versare la cassa integrazione guadagni.
• Se artigiane versare al Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiana (FSBA).
• Tutte le altre tipologie d’impresa al Fondo di Integrazione Salariale dell’INPS (FIS).
L’accordo sottoscritto tra tutte le Confederazioni dell’artigianato e le rappresentanze sindacali, consente così al comparto dell’artigianato di continuare ad avere il proprio fondo a sostegno al reddito indipendentemente dal numero degli addetti e quindi a proseguire a erogare le prestazioni alle imprese in difficoltà.
 
In effetti tutte le imprese fino a 5 dipendenti che non sono del settore edile, del settore artigianale e non sono industriali non avendo obblighi di legge di aderire al Fondo di integrazione salariale dell’INPS, in caso di crisi aziendale non potranno più mettere in sospensione lavorativa retribuita i propri dipendenti.
 
Al nuovo sistema di bilateralità comparteciperanno anche i lavoratori a partire dal mese di luglio.
 
Al fine di dare un ordine di grandezza del costo che sosterranno le imprese riportiamo qui di seguito un esempio. Una impresa artigiana per ogni dipendente con un salario di 20.000 euro annuo si garantirà l’accesso al Fondo di Solidarietà Bilaterale con un costo di circa 180 euro annui da ripartire mensilmente, mentre la compartecipazione del dipendente sarà pari a 30 euro anno.
 
E’ importante ribadire che questa riforma di fatto sancisce il principio che per avere ammortizzatori sociali le imprese e i lavoratori devono contribuire al proprio fondo, che per l’artigianato è il Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiana (FSBA). 
 
L’adesione alla bilateralità artigiana potrà dare inoltre l’opportunità ai lavoratori di avere delle prestazioni aggiuntive, quali ad esempio il congedo parentale e contributi per gli asili nido, scuole materne, scuole medie inferiori e superiori, università e trasporti.
 
Le imprese, invece, sempre tramite la bilateralità potranno continuare ad ottenere agevolazioni economiche per l’acquisto di macchine utensili, il contenimento dei consumi energetici, l’innovazione tecnologica e, in caso di calamità straordinarie, anche contributi per la ricostruzione.
 
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Per ulteriori informazioni le imprese possono contattare:
 
Michele Ianiri – Tel. 0544.516104 – michele.ianiri@confartigianato.ra.it 
 
Marco Baccarani – tel. 0544.516125 – marco.baccarani@confartigianato.ra.it
 
Alfredo Marchetti – Tel. 0544.516193 – alfredo.marchetti@confartigianato.ra.it 
 
Elena Randi – Tel. 0545.280634 – elena.randi@confartigianato.ra.it 
 
Deborah Marzolla – Tel. 0546.629737 – deborah.marzolla@confartigianato.ra.it 

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