SCATTA DAL 28.3.2014 L’OBBLIGO DEL POS SOPRA I 30 EURO

News / Fisco e consulenza aziendale - venerdì 31 gen 2014 | A cura dell'Ufficio Stampa


Con il DL n. 201/2011, “Salva Italia” a decorrere dal 2012, è stato introdotto il divieto di effettuare pagamenti in denaro contante tra soggetti diversi in un’unica soluzione di importo pari o superiore a € 1.000.
Nell’ambito del DL n. 179/2012 “Decreto Crescita”, il Legislatore ha inserito una specifica disposizione finalizzata alla diffusione dell’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento.
In particolare, l’art.15 del citato Decreto dispone l’obbligo per i soggetti che “effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali”, di accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito.
Le nuove regole che impongono a professionisti e imprese di utilizzare strumenti che consentano all’utenza di pagare con carte di pagamento si basa sulla volontà di limitare l’uso del denaro contante che comporta per la collettività rilevanti costi legati alla minore tracciabilità delle operazioni, maggior rischio di elusione della normativa fiscale e antiriciclaggio, costi anche per gli esercenti legati sia alla gestione del contante sia all’incremento della criminalità.
Recentemente è stato emanato il Decreto 24/1/2014, pubblicato sulla G.U. 27.1.2014, n.21, contenente  le disposizioni attuative dellìobbligo in esame, come di seguito illustrato.
 
L’obbligo riguarda esclusivamente le “carte di debito” (bancomat), ma ciò non esclude che il soggetto possa accettare anche altre tipologie di pagamenti elettronici (carte di credito).
 
AMBITO DI APPLICAZIONE
L’obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito scatta solo per le transazioni di valore superiore a 30 euro.
In sede di prima applicazione, e fino al 30 giugno 2014, l’obbligo si applica limitatamente ai pagamenti effettuati nei confronti di imprese e professionisti con fatturato oltre i 200.000 euro.
 
SOGGETTI OBBLIGATI
Sono interessati dall’obbligo in esame tutti i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali”, ovvero commercianti, prestatori di servizi (pubblici esercizi, carrozzieri, barbieri, saloni di bellezza, società di servizi, ecc.) e studi professionali (geometri, ingegneri, avvocati, consulenti del lavoro, dottori commercialisti, ecc.).
 
LIMITAZIONE ALL’UTILIZZO DEL POS
Il decreto attuativo ha posto una precisa limitazione circa l’applicazione del suddetto obbligo, prevedendo che lo stesso riguardi solo i pagamenti superiori a 30 euro, effettuati nei confronti dei soggetti di cui sopra, per l’acquisto di prodotti e prestazioni di servizi.
 
PRIMA APPLICAZIONE DELL’OBBLIGO
Come espressamente disposto, in sede di prima applicazione, e fino al 30 giugno 2014, l’obbligo interessa soltanto i soggetti con un fatturato 2013 superiore a €. 200.000.
Il Decreto in esame non fornisce ulteriori indicazioni circa la disciplina applicabile a regime, limitandosi a rinviare ad un successivo eventuale decreto con il quale possono essere individuate nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato.
 
ENTRATA IN VIGORE
Decorsi 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 27 gennaio us entrerà in vigore la nuova disciplina. Di conseguenza, dal 28/3/2014 i soggetti con un fatturato 2013 superiore a € 200.000 dovranno accettare, se richiesto dal cliente, il pagamento dei compensi tramite POS; l’obbligo quindi non è tanto di utilizzare esclusivamente tale strumento per i pagamenti quanto piuttosto di avere la possibilità di accettarlo.

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