EFFICIENZA, RINNOVABILI E METANO PER UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO

News / Varie - mercoledì 08 ott 2014 | A cura dell'Ufficio Stampa


Provincia, Comune di Ravenna e Camera di Commercio assieme alle associazioni imprenditoriali ed ai sindacati, hanno sottoscritto un nuovo documento sull'efficienza energetica, l'impiego del gas naturale nazionale e delle energie rinnovabili. 
 
In premessa, il documento afferma che "la provincia di Ravenna è un territorio dove negli ultimi 50 anni la produzione e la distribuzione dell'energia e le politiche per l’ambiente hanno svolto un ruolo importante nello sviluppo economico, per le imprese e il lavoro". 
 
Sul risparmio e l'efficienza energetica e sull'impiego delle energie rinnovabili il documento auspica, in primo luogo, il rinnovo degli ecobonus e delle detrazioni fiscali al 65 e al 50% al fine di rafforzare le politiche per l'ambiente e per il lavoro.
Inoltre si chiede alla UE ed al Governo di eliminare il vincolo del Patto di stabilità per investimenti di Regioni ed Enti locali per l'efficienza energetica e le energie rinnovabili che rappresentano un investimento sul futuro e un notevole risparmio finanziario nel medio periodo.
 
"Per quanto riguarda il tema dell'utilizzo degli idrocarburi e in particolare del gas naturale nel nostro Paese e in particolare nell' area adriatica si evidenzia la necessità che il nostro Paese, sulla base degli indirizzi dell'Unione Europea, approfondisca la possibilità  di riattivare le attività di ricerca e di utilizzo dei giacimenti di gas naturale  già individuati come previsto dal decreto Sblocca-Italia.
 
Il territorio ravennate è da diversi decenni estremamente attento ai temi della subsidenza e dell'erosione costiera, legati peraltro a una pluralità di fattori naturali ed antropici, come dimostrano l’impegno pluriennale e quasi unico di Ravenna per ridurre progressivamente gli emungimenti di acqua dal sottosuolo, causa primaria e accertata del fenomeno della subsidenza, e la presenza di una diffusa rete di monitoraggio del fenomeno su tutto il territorio".
 
"Sulla base di queste nostre esperienze noi riteniamo che l’elemento chiave sia quella di concordare tra Ministeri Competenti e Regioni un sistema di monitoraggio trasparente, omogeneo e diffuso, predisposto e garantito da un Ente Scientifico di elevate competenze e di assoluta autonomia, capace di comparare e migliorare i modelli previsionali attivati presso le autorità regionali e locali, di interloquire da un lato con i cittadini, fornendo dati certi e accessibili, e dall’ altro con tutte le Autorità competenti per adottare le misure utili per assicurare la piena tutela delle coste adriatiche e dell’intero territorio".
 
Le parti firmatarie propongono formalmente di modificare l’intero sistema delle cosiddette “royalties”. Va sancito che una parte consistente dei vantaggi nazionali legati alla estrazione di gas naturale debba avere una ricaduta sui territori interessati, in particolare per predisporre un Piano aggiornato per la difesa della costa e del territorio dell'area adriatica e per  realizzare interventi e opere organiche e coerenti con gli obiettivi dei studi GISC, sia a protezione delle coste e delle spiagge, per tutelare risorse naturali di interesse primario, sia a protezione dell'intero territorio emiliano-romagnolo anche potenziando l'insieme del sistema della rete di  bonifica e della sicurezza idraulica, per investimenti in efficienza energetica e in energie rinnovabili.
 
Il documento evidenzia che l'attivazione dell'insieme delle misure proposte - in linea con la strategia dell'UE - consentirebbe di attivare investimenti per almeno 10 miliardi di euro producendo centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro, migliorando l'autonomia nazionale in materia energetica e contribuendo agli obiettivi europei sul clima del 20-20-20.  
 
Tale documento, che contiene anche precisi impegni di livello nazionale e locale in tema di energia, è stato trasmesso ufficialmente ai ministri Federica Guidi (Sviluppo economico) e Gian Luca Galletti  (Ambiente) e all'assessore alle Attività produttive e green economy della Regione Emilia Romagna, Luciano Vecchi.    
 

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