UNA PROPOSTA AGLI ENTI LOCALI PER RILANCIARE IL COMPARTO EDILE

News / Ufficio sindacale - lunedì 17 nov 2014 | A cura dell'Ufficio Stampa


Confartigianato e Cna della provincia di Ravenna hanno condiviso il documento promosso dalla Cassa Edile, nella scorsa primavera, sulla difficile situazione che il settore delle costruzioni sta vivendo anche nella nostra provincia, un comparto che rappresenta quasi il 40% del sistema della piccola e media impresa della nostra provincia.
L’emorragia di imprese non si sta fermando: dal 2008 al 2013 le imprese iscritte alla Cassa Edile di Ravenna sono passate da 1200 a 606, di cui 414 artigiane. Una riduzione importante, purtroppo, anche per quanto riguarda i livelli occupazionali: nel 2013 gli operai iscritti alla Cassa Edile sono 3.279, in calo di circa 550 rispetto all'anno precedente, ma quasi un dimezzamento rispetto ai 6.100 operai iscritti nel 2008.
 
Al fine di favorire, in ambito territoriale, il rafforzamento di questo importante settore per l’economia del nostro territorio, le due Associazioni hanno ritenuto opportuno mettere a punto una proposta di atto di indirizzo da sottoporre ai Sindaci dei Comuni della provincia di Ravenna, utile a rilanciare il settore delle costruzioni promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il mondo delle piccole e medie imprese edili e gli Enti Locali, proponendo che già nella predisposizione dei Programmi triennali ed elenco annuale di lavori pubblici si attui la ripartizione in lotti funzionali.
 
Per i lavori in economia le Associazioni chiedono che fino alla soglia dei 200.000 € sia adottato un apposito regolamento dove inserire le categorie dei lavori eseguibili in economia con l’istituzione di elenchi da cui scegliere le imprese da invitare alle gare. Per i lavori inferiori a 40.000 € affidamento diretto alle imprese sempre scelte, a rotazione, dall’elenco. Mentre per i lavori tra i 40.000 e i 200.000 € invitare 5 imprese, sempre dall’elenco e a rotazione, ed affidamento con il criterio del massimo ribasso.
 
Per la procedura negoziata si propone per i lavori di importo inferiore a 500.00 € l’invito rivolto ad almeno 5 imprese ed affidamento, con il criterio del massimo ribasso. Mentre per i lavori di importo tra 500.000 e 1.000.000 €, l’invito rivolto ad almeno 10 imprese ed affidamento, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa introducendo fra gli elementi di valutazione anche quello del Km zero.
 
Per il subappalto, infine, le Associazioni chiedono che sia la stazione appaltante a corrispondere direttamente al subappaltatore o al cottimista l’importo dovuto per le prestazioni eseguite.
 
Confartigianato e Cna ritengono che questo atto di indirizzo possa portare ad un miglioramento della qualità dei lavori pubblici, assicurando la sostenibilità del lavoro edile, la trasparenza la contribuzione, la legalità e la sicurezza nei cantieri edili nel rispetto della normativa sugli appalti pubblici.
 

 


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