LA NUOVA LEGGE-QUADRO REGIONALE SULL'ARTIGIANATO

News / Ufficio sindacale - mercoledì 24 feb 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa


L'approvazione della nuova legge-quadro della Regione Emilia Romagna "Norme per la tutela, la promozione, lo sviluppo e la valorizzazione dell'artigianato" è arrivata, secondo la Confartigianato regionale, in un momento delicato per tutte le imprese del settore e si configura come un positivo elemento di sostegno a quelle imprese che da sempre sono la spina dorsale del sistema economico regionale.


E’ un giudizio positivo, quindi, quello che viene assegnato dall’associazione alla nuova legge, approvata pochi giorni fa dopo un lungo confronto tra le organizzazioni di categoria e l’Assessore alle Attività produttive Duccio Campagnoli.


Una legge che, secondo Confartigianato Emilia Romagna, ha giustamente riconosciuto la centralità della Commissione regionale artigianato (CRA), un organo di indirizzo e rappresentanza che supera la divisione in 9 enti provinciali. Una semplificazione che non sarà solo formale, perché se fino ad oggi ognuna delle sezioni provinciali prendeva decisioni e licenziava pareri che poi arrivavano al CRA regionale, ora invece si andrà a superare questa lunga serie di atti formali e burocratici, con ovvi benefici per il settore.


Positive anche la semplificazione amministrativa garantita dalla norma che prevede l’iscrizione al registro delle imprese artigiane con una unica comunicazione, ed il formale riconoscimento del valore dell’artigianato artistico di qualità.


Confartigianato segnala il proprio apprezzamento anche per la costituzione di un osservatorio regionale dell’artigianato, uno strumento necessario per capire cosa accade alle imprese e riuscire a mettere in campo interventi mirati: dovrà essere “un osservatorio che consentirà di inquadrare in modo preciso i problemi delle imprese che operano sul territorio, consentendo di dare le risposte politiche più giuste”.
La legge ha inoltre il merito di tenere nella giusta considerazione i sostegni alla creazione di nuove imprese artigiane, non dimenticando nel contempo i necessari supporti affinché il ricambio generazionale non resti il tallone d’Achille di molte aziende artigiane.
Di vitale importanza poi è il capitolo che riguarda gli interventi regionali di sostegno al settore, con azioni specifiche a favore dell'artigianato artistico e tradizionale, delle nuove imprese e del processo di ricambio generazionale, per il sostegno agli investimenti e al credito.
Proprio sul credito la collaborazione tra le associazioni artigiane e la Regione ha portato risultati significativi negli ultimi tre anni: sono state approvate 6.261 operazioni per 925 milioni di euro di investimenti ammessi, che hanno dato luogo a 75 milioni di contributi regionali, già deliberati o da deliberare.


Questa legge – è la conclusione a cui è giunta la Confartigianato - non è ovviamente la panacea per tutti i mali che affliggono l’economia regionale ma contribuirà insieme alle azioni di sostegno al credito già messe in campo sostenere la tenuta complessiva del settore. L’unico rammarico è relativo al fatto che non si è potuto ampliare il numero di addetti delle imprese, la competenza è, al momento ancora appannaggio del governo centrale, ma in questo senso la Confartigianato ha auspicato che la competenza sia trasferita alle regioni nel nome del federalismo di cui tanto si parla.

 


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