RESTAURO: PROVE IDONEITÀ QUALIFICA RESTAURATORE BBCC E RICONOSCIMENTO QUALIFICHE ESTERE

News / Ufficio sindacale - mercoledì 04 set 2019 | A cura dell'Ufficio Stampa


Il giorno 10 agosto è stato emanato il DECRETO INTERMINISTERIALE MIBAC/MIUR 368 10/08/2019 contenente le MODALITA' PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE DI IDONEITA' FINALIZZATE AL CONSEGUIMENTO DELLA QUALIFICA DI RESTAURATORE DI BENI CULTURALI. Le prove di idoneità sono riservate a coloro i quali abbiano i requisiti previsti dall’art. 182 comma 1-quinquies del Codice dei beni e delle attività culturali. Le prove di idoneità saranno indette con Decreto MIBAC/MIUR e le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro 60 gg dal giorno di entrata in vigore del decreto.

A seguito della pubblicazione dei rispettivi elenchi, le professioni di Tecnico del restauro di beni culturali e Restauratore di beni culturali sono professioni regolamentate, il cui accesso ed esercizio sono subordinati al possesso di specifiche qualifiche professionali determinate per legge.

Il Ministero per i beni e le attività culturali è l’Autorità Italiana Competente per il riconoscimento delle qualifiche estere per le professioni regolamentate di Tecnico del restauro di beni culturali e Restauratore di beni culturali.

L’esercizio di una professione regolamentata in Italia da parte di cittadini stranieri, sia comunitari che extracomunitari, o di cittadini italiani che abbiano conseguito una qualifica fuori dal territorio nazionale, è dunque subordinata al riconoscimento della qualifica professionale conseguita all’estero da parte del Ministero per i beni e le attività culturali.

Sono previste due tipologie di esercizio della professione:

- la libera prestazione di servizi, una mobilità temporanea che consente di esercitare immediatamente la professione senza dover chiedere il riconoscimento delle qualifiche

 - il diritto di stabilimento, che implica la partecipazione permanente alla vita economica di uno Stato e prevede una procedura di riconoscimento della qualifica estera fondata su un confronto tra i percorsi formativo-professionalizzanti previsti in Italia per l’esercizio della professione e quello svolto dal richiedente, a seguito di presentazione di apposita domanda.

Tutte le informazioni, i riferimenti normativi e le modalità di presentazione delle dichiarazioni preventive (nel caso di libera prestazione di servizi), o della domanda di riconoscimento (nel caso di diritto di stabilimento) insieme alla rispettiva modulistica e all’elenco della documentazione necessaria, sono indicate qui.

 


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