DETRAZIONI FISCALI DEL 50% E 55%: ECCO LE NOVITA' DELLA PROROGA PER TUTTO IL 2013

News / Fisco e consulenza aziendale - giovedì 06 giu 2013 | A cura dell'Ufficio Stampa


 

Ieri, 5 giugno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge 63/2013 che proroga l’eco-bonus per gli interventi di riqualificazione e risparmio energetico degli edifici per tutto il 2013 con delle novità importanti.
In particolare i bonifici bancari e postali effettuati per beneficiare del 55% danno diritto alla detrazione maggiorata al 65% a partire dal 6 giugno, giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta, anche se si riferiscono a lavori già eseguiti.
L'accelerazione impressa dal Governo al bonus del 65% sul risparmio energetico si è resa necessario ad evitare un inutile stop ai pagamenti da parte dei proprietari di immobili.
I lavori agevolati restano gli stessi del 55% con la sola esclusione delle spese per la sostituzione degli impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia. Si abbassano leggermente i limiti massimi di spesa per tutte e quattro le categorie di interventi, (pannelli solari; sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione; strutture opache verticali, pareti o cappotti, strutture opache orizzontali, coperture o pavimenti, finestre comprensive di infissi), ma l’importo massimo delle detrazioni è rimasto uguale
 
In sostanza viene prorogata di sei mesi, con scadenza fine anno 2013, l’agevolazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie, estesa anche agli immobili colpiti dal terremoto, come quelli interessati dal sisma dello scorso anno nella nostra Emilia-Romagna.
 
Doppia proroga, invece per il risparmio energetico che dal 55% sale al 65%:
- fino al 31 dicembre 2013, per le famiglie e i privati cittadini;
- un anno, fino al 30 giugno 2014, per i condomini.
 
Detrazione al 50% anche per l’acquisto nell’appartamento da ristrutturare di mobili fissi, compresi cioè nella muratura, come armadi a muro o cucine, fino a un ammontare di 10mila euro (bonus, quindi, di 5mila euro).
 
 
LE RISTRUTTURAZIONI 50%
Sei mesi di proroga per gli sconti sulle ristrutturazioni
I benefici fiscali sui lavori di ristrutturazione sono prorogati di altri sei mesi: la detrazione dall’Irpef del 50% varrà, dunque, anche per le spese sostenute dal primo luglio al 31 dicembre prossimo.
Resta fermo il tetto di 96mila euro degli importi che possono usufruire dello sconto e non cambiano le procedure da seguire per ottenere il beneficio fiscale, tra cui il pagamento delle somme con bonifico bancario.
Tra gli interventi agevolabili: l’apertura di porte e finestre, il rifacimento del tetto e dei pavimenti, l’installazione della porta blindata.
 
 
RISPARMIO ENERGETICO 55%
Eco-bonus: la detrazione sale al 65%
La detrazione per gli interventi di riqualificazione ed efficienza energetica degli immobili privati sale dal 55% al 65%.
La nuova detrazione varrà dal 6 giugno al 31 dicembre prossimo e l’importo sarà spalmato su dieci rate annuali. Sono escluse dalle spese detraibili la sostituzione degli impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia nonché le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompe di calore dedicati alla produzione di acqua calda e sanitaria.
 
 
IL CONDOMINIO
Eco-bonus: ai condomini detrazioni più lunghe
I condomini avranno più tempo per usufruire della detrazione del 65% sugli interventi energetici.
Lo sconto, infatti, si protrarrà fino al 30 giugno 2014 e riguarderà, in particolare, le ristrutturazioni importanti, ovvero quei lavori che insistono su oltre il 25% della superficie dell’involucro dell’intero edificio, comprensivo di tutte le unità immobiliari che lo costituiscono (per esempio, rifacimento di pareti e intonaci esterni, del tetto o dell’impermeabilizzazione delle coperture).
 
 
IL BONUS PER I MOBILI
Agevolato anche l’acquisto degli arredi
Alla detrazione del 50% sulle spese di ristrutturazione si aggiunge l’agevolazione fiscale per l’acquisto di mobili destinati ad arredare la casa ristrutturata.
Si tratta di una novità, che il Governo ha inserito con l’obiettivo di ridare fiato anche all’industria dell’arredamento.
La misura prevede una detrazione Irpef sempre nell’ordine del 50% sulle spese documentate per l’acquisto di mobili.
Lo sconto va calcolato su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro e va ripartito in dieci rate annuali.
 
 
IL BONIFICO
Codice fiscale e partita Iva
Per beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie è necessario pagare con bonifico bancario o postale.
Deve essere effettuato indicando la causale, il codice fiscale del committente e la partita Iva dell’impresa.
Eventuali errori “formali” non fanno decadere l’agevolazione, purché vi sia diretto riferimento a una fattura nella quale siano desumibili le opere.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i pagamenti non effettuati con bonifico possono essere sanati ripetendoli e accordandosi con l’impresa per la restituzione del denaro.
 
 
PRINCIPIO DI CASSA
Conta la data di pagamento
Per portare in detrazione gli interventi di riqualificazione energetica, di ristrutturazione o, anche quello per l’acquisto di mobili vale il principio di cassa.
In pratica, non conta la data della fattura o dell’inizio dei lavori, ma quella dell’effettuazione del bonifico bancario o postale.
Dal 6 giugno in base alle disposizioni previste dal testo approvato dal Governo, sarà possibile beneficiare di una percentuale maggiore per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti dall’attuale 55% al 65%.
 
 
REDDITO D’IMPRESA
I limiti per le imprese
I titolari di reddito d’impresa, sia soggetti Ires (società di capitali) sia Irpef (imprese individuali o società di persone), possono beneficiare solo della detrazione per le opere di riqualificazione energetica, mentre è precluso il bonus per le ristrutturazioni.
Le circolari 36/2007 e 20/5/2011 dell’Agenzia delle Entrate hanno precisato che per l’agevolazione sulla riqualificazione non rileva il momento di effettuazione del pagamento, ma vale il principio di competenza, considerando quindi l’ordinario criterio di imputazione dei costi.
  
Gli uffici dell’Associazione restano a disposizione per ulteriori chiarimenti.

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