AUTOTRASPORTO: PROCLAMAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE. LE NORME PER IL SETTORE CONTENUTE NELLO 'SBLOCCA ITALIA'

News / Ufficio sindacale - giovedì 13 nov 2014 | A cura dell'Ufficio Stampa


Le Associazioni aderenti ad Unatras tra cui Confartigianato trasporti, hanno proclamato lo stato di agitazione del settore a fronte di un documento di riforma del settore dell’autotrasporto presentato dal Ministro Lupi.

Confartigianato ha ritenuto tale proposta non ricevibile in quanto sgravava la committenza di ogni responsabilità di filiera ed apriva alla libera contrattazione.

Riportiamo la nota del Presidente Nazionale Di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani: “I committenti hanno immediatamente raccolto lo spirito delle proposte governative. Non tanto quello inerente alla “libera negoziazione delle parti”, ma il fatto (giuridico) che le attuali norme sul trasporto diventano “opzionali”. È sufficiente sottoscrivere un contratto di trasporto contenente una sola prestazione “prodromica o strumentale” all’attività di trasferimento (ieri si chiamava vezione) che lo stesso assume una diversa connotazione giuridica ed esce dal campo di applicazione della norma del 2005-2006».

Per Confartigianato Trasporti siamo di fronte non a un «superamento della sentenza UE sui costi minimi e al recupero dei principi a base della normativa dell’83 bis (come affermato dal ministro), ma a un vero e proprio bombardamento che rade al suolo i principi europei della responsabilità dei committenti e apre la strada allo sfrenato libero mercatosenza alcuna protezione per i più deboli».

 

Rimangono inoltre aperti alcuni temi di confronto con il Governo quali:

- conferma delle risorse al settore a partire dalle spese non documentate;

- conferma e immediata disponibilità degli sconti sui pedaggi autostradali;

- rafforzamento dell’Albo Nazionale quale fulcro della lotta all’illegalità;

 

Sull’evolversi della trattativa col Governo terremo le imprese costantemente informate.

 

Riportiamo di seguito, invece, le disposizioni che riguardano l’autotrasporto contenute nel Decreto legge n.133/2014 (il cosiddetto “Sblocca Italia”).

Sono norme che vengono incontro alle richieste del settore, in sintesi, i cinque punti:

- Articolo 29-bis: onorabilità dei titolari delle imprese di autotrasporto che verrebbe meno in caso di un’informativa interdittiva antimafia;

Si tratta di un interessante integrazione dei requisiti richiesti per dimostrare l’onorabilità di un’azienda di autotrasporto. In pratica le aziende colpite da un’informativa antimafia interdittiva ai sensi dell’art. 91 dei codici di leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al d.lgvo 159/2011 non è in grado di essere onorabile e quindi iscrivibile all’Albo e, se già iscritto, vengono meno le condizioni per restarlo

 

- Articolo 32-bis comma 1: “lotta" al cabotaggio illegale, con la previsione dell’inversione dell’onere della prova a carico dei conducenti di veicoli con targa straniera;

Si tratta della principale delle norme cancellate, chiamata a integrare l’art. 46 bis della Legge 298/1974, che con la riforma del codice della strada del 2010, era stata concepita per punire i trasporti di cabotaggio con sanzioni da 5.000 a 15.000, oltre che con il fermo del veicolo per 3 mesi. Le modifiche introdotte attualmente servono per addossare all’autista straniero sottoposto a controllo su strade l’onere di giustificare con prova adeguata il perché della difformità tra le registrazioni del cronotachigrafo e la documentazione che deve portare a bordo per effettuare il trasporto. In pratica se la polizia lo ferma e non ha con sé i documenti che provano la regolarità del trasporto di cabotaggio, o darà una prova plausibile di tale lacuna o incapperà nella sanzione  già ricordata.

 

 - Articolo 32-bis comma 2: contributi alle imprese di autotrasporto per l’acquisizione di beni capitali e per la formazione professionale (mediante credito d’imposta da utilizzare in compensazione);

Coloro che abbiano chiesto i contributi agli investimenti e alla formazione per il 2014 (e solo quelli) , quelli tanto per intenderci contenuti nel D.M. del 3 Luglio 2014 e nel D.M del 19 Giugno 2014, diventa possibile fruirne anche tramite credito di imposta, da utilizzare in compensazione attraverso il modello F24. Più precisamente per i contributi agli investimenti, la modalità ordinaria di fruizione è il credito d’imposta, a meno che l’interessato non dichiari di preferire l’accredito sul conto corrente.

 

- Articolo 32-bis comma 3: modifica dell’articolo 9 del decreto legislativo 21 novembre 2005 n. 284 e successive modificazioni  (Attribuzioni del Comitato Centrale per l’Albo e ricorsi in materia di accesso alla professione e provvedimenti adottati dalle UMC);

Viene conferita al Comitato Centrale per l’Albo la competenza a decidere sui ricorsi presenti contro i provvedimenti degli uffici della Motorizzazione civile in materia di iscrizione, sospensione, cancellazione e radiazione dall’Albo degli autotrasportatori, e di sanzioni disciplinari. Il ricorso non sospende l’efficacia del provvedimento, mentre la decisione del Comitato ha carattere definitivo, anche se proceduralmente verrà comunicata alla Motorizzazione competente per la pratica esecuzione.

 

- Articolo 32-bis comma 4:  tracciabilità dei flussi finanziari (utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili e non  pagamenti in contanti per prestazioni di autotrasporto);

Con questa disposizione si impone agli attori che operano all’interno della catena logistica dei trasporti di far ricorso a strumenti di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito, assegni, bonifici bancari o postali), per adempiere al pagamento di un contratto di trasporto.

 


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