PIANO OPERATIVO COMUNALE (POC) DI RAVENNA: LE NOSTRE PROPOSTE E OSSERVAZIONI

News / Ufficio sindacale - giovedì 25 nov 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa


Nelle prossime settimane sarà definitivamente approvato il nuovo POC (Piano Operativo Comunale) di Ravenna.
Confartigianato e Cna hanno incontrato l’Amministrazione Comunale e sottoposto alla stessa delle osservazioni il cui spirito si basa sulla costruzione di una regolamentazione che verta su criteri di snellezza dei testi, chiarezza, certezza e nella quale venga utilizzata la metodologia che ciò che non è vietato è permesso.

Entrando nel merito apprezziamo la scelta di inserire nel Piano Operativo Comunale (POC) tutte le aree produttive del nostro territorio per dare opportunità di sviluppo alle imprese, come per altro quella di un POC tematico per la logistica con il quale vengono definite importanti aree retro portuali per lo sviluppo del porto. Abbiamo inoltre valutato positivamente che in tema energetico oltre allo sviluppo dell’uso delle fonti rinnovabili, è prioritario la promozione del risparmio energetico.

Durante l’incontro tra Cna e Confartigianato e l’Amministrazione Comunale sono stati evidenziate anche delle criticità:

- il nuovo obbligo previsto per i Piani Unitari Attuativi (PUA) dell’analisi del sito che la norma nazionale prevede come obbligo di legge solo per la realizzazione di opere pubbliche. Questa richiesta oltre ad aumentare i costi, amplificherà tempi per ottenere i permessi. Abbiamo proposto che l’analisi del sito debba essere fatta preventivamente dagli uffici urbanistici del Comune di Ravenna.

- In tema di Piani Unitari Attuativi (PUA) abbiamo proposto di prevedere la possibilità che in sede di presentazione il richiedente possa allegare anche la documentazione progettuale del PUA stesso e che quindi la firma della convenzione assuma la valenza del permesso di costruire relativo alle opere di urbanizzazione primaria. Norma prevista tra l’altro dalla legge regionale.

- Sempre in tema di PUA abbiamo chiesto chiarimenti sulla norma che pare preveda che i soggetti attuatori potrebbero rimanere proprietari delle opere di urbanizzazione primaria con la possibile conseguenza che le manutenzioni di tali opere siano non più a carico dell’ente pubblico ma ai singoli privati.

- In tema di standard per abitante abbiamo evidenziato le nostre perplessità sull’aumento degli attuali indici (che passerebbero da 11 a 22 o addirittura a 30mq). Ciò porterebbe ad aumentare i costi degli immobili, ma soprattutto ad aumentare in modo spropositato il costo degli oneri d’urbanizzazione secondaria.

- Il POC delinea anche importanti scelte sull’ Edilizia Sociale. Cna e Confartigianato ritengono che i privati debbano avere la facoltà (e non come previsto l’obbligo) di eseguire direttamente gli interventi per la realizzazione di immobili dedicati all’ Edilizia Sociale. 

- Non da ultimo è stato posto all’attenzione dell’Amministrazione il tema dell’ICI aree fabbricabili. Confartigianato e Cna hanno chiesto che sia prevista una norma regolamentare ad hoc per i proprietari delle aree fabbricabili rientranti nei Piani Unitari Attuativi che tenga conto del fatto che la eventuale realizzazione di immobili è vincolata e non nella piena disponibilità dei singoli proprietari.

Al termine dell’incontro la Associazioni dell’Artigianato hanno ribadito l’importanza che questo atto di pianificazione sia approvato al più presto, e che, nel contempo, tenga in considerazione le osservazioni che in modo articolato erano già state inviate all’Amministrazione Comunale.

 


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