NO AD ALTRE TASSE: L'APPELLO AI COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

News / Ambiente, sicurezza e qualità - lunedì 20 mag 2013 | A cura dell'Ufficio Stampa


Riportiamo il testo dell'appello che le Associazioni del Tavolo dell'imprenditoria della Provincia di Ravenna hanno fatto pubblicare sulle pagine dei quotidiani locali lo scorso sabato 18 maggio:

Le imprese ai Comuni della provincia di Ravenna: NO AD ALTRE TASSE

Nelle prossime settimane i Comuni della Provincia di Ravenna approveranno i bilanci preventivi 2013. Pur nello scenario nazionale di incertezza, ribadiamo le nostre richieste dopo le iniziative dello scorso 18 aprile.
Molte imprese sono al limite della sopravvivenza. Ulteriori aumenti di tasse e tariffe darebbero il definitivo colpo di grazia, che le condannerebbe alla chiusura.

La nostra richiesta forte e unitaria è che non ci siano aumenti di tasse e tariffe locali

In particolare chiediamo di:

  • Assorbire totalmente gli aumenti IMU per gli immobili strumentali, rimarcando il principio che alberghi, capannoni, negozi, uffi ci, terreni agricoli, ricoveri agricoli sono la prima casa per l’impresa
  • Rivedere l’applicazione della Tares, avendo fi nalmente il coraggio di discutere con il gestore i costi scaricati sui Comuni senza contraddittorio, e quindi su imprese e famiglie. I Comuni devono rimpossessarsi della facoltà di controllare il gestore e dotarsi di equilibrate regolamentazioni!
  • Mantenere inalterata ogni altra tassazione o tariffazione minore (come l’occupazione del suolo pubblico e le imposte pubblicitarie)
  • Sostenere i consorzi fidi
  • Razionalizzare la spesa e alleggerire finalmente la burocrazia

Solo aiutando le imprese si potrà invertire questa spirale negativa e ridare ossigeno al territorio. Per questo servono azioni e scelte politiche coerenti. Anche a livello nazionale ed europeo ci aspettiamo veri provvedimenti anticrisi, compreso l’allentamento del patto di stabilità per liberare risorse e investimenti anche nei territori.


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