OASI CONFARTIGIANATO: PER GLI STABILIMENTI BALNEARI OCCORRONO CERTEZZE

News / Associazioni di mestiere - venerdì 07 nov 2014 | A cura dell'Ufficio Stampa


Si è svolto recentemente a Rimini, nell'ambito della rassegna SUN 2014, il convegno sul tema 'Stati generali del turismo balneare - per 30.000 imprese italiane è il momento di passare dalla precarietà alla certezza', organizzato dalle associazioni di rappresentanza del comparto balneare (tra le quali anche OASI Confartigianato) che ha registrato una larghissima partecipazione di operatori del settore, a testimonianza del vivo interesse verso un tema scottante, ancora purtroppo irrisolto, al quale è inscindibilmente legata la sopravvivenza di migliaia di imprenditori balneari e delle loro famiglie.

 
Si è trattato di una ulteriore occasione per rappresentare, in maniera chiara e inequivocabile, la posizione unanimemente condivisa sul riassetto delle concessioni demaniali marittime, che deve scongiurare
definitivamente lo spettro delle aste pubbliche, ristabilire le garanzie essenziali per la continuità delle concessioni ed il futuro del settore, tutelare le peculiarità delle imprese balneari italiane, asse
portante del turismo e modello di eccellenza e professionalità del nostro Paese, unico al mondo.
 
Ecco i punti fermi, imprescindibili della proposta, come è noto, sempre sostenuta da OASI-Confartigianato fin dall'inizio del dibattito politico-sindacale, quale soluzione praticabile per risolvere la problematica, ed ora recepita a livello unitario dalle Organizzazioni del comparto balneare:
 
1. una diversa più lunga durata delle concessioni demaniali marittime (almeno 30 anni), al fine di salvaguardare la peculiare caratteristica di gestione familiare della balneazione italiana attraverso la preminenza del fattore "lavoro" su quello del "capitale investito";
 
2. l'alienazione con diritto di opzione in favore dei concessionari delle porzioni di demanio marittimo che da tempo hanno perso le caratteristiche della demanialità;
 
3. riconoscimento a favore del concessionario eventualmente uscente del valore commerciale di mercato o venale dell'impresa legato non solo al capitale investito, ma al patrimonio del lavoro familiare che caratterizza la qualità e l'eccellenza dell'offerta turistica balneare;
 
4. rideterminazione dei canoni demaniali marittimi, secondo criteri ragionevoli, equi e sostenibili.
 
Questi i contenuti fondamentali ai quali - come richiesto dalle Organizzazioni di categoria - dovrebbe essere improntato il provvedimento del Governo sul nuovo regime delle concessioni demaniali marittime, diversamente dalle preoccupanti ipotesi che stanno, invece, circolando e che rischiano di cancellare le imprese balneari dal mercato, anche a danno dell'economia e dell'occupazione, e che disattendono gli impegni assunti con le stesse Organizzazioni.
 
OASI-Confartigianato, congiuntamente alle altre Organizzazioni, andrà, dunque, avanti nel percorso intrapreso, basato sul dialogo e sul confronto dialettico e costruttivo con tutti gli interlocutori politici interessati al tema, per salvare le concessioni balneari e ripristinare condizioni di certezza per le imprese, secondo criteri di equità e di compatibilità con il diritto comunitario, come proposto da tempo. Tale percorso sarà rafforzato da una petizione per la raccolta di firme degli operatori balneari che verrà portata all’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri in occasione della prossima Assemblea unitaria, in programma per la prima decade di dicembre, quale testimonianza e indice tangibile delle proporzioni del dramma che sta vivendo il settore e che impone risposte urgenti ed improcrastinabili per uscire dall'incubo della scadenza della proroga delle concessioni demaniali marittime.
 
Da parte dei parlamentari intervenuti al Convegno l'Onorevole Pizzolante ed i Senatori Granaiola e Gasparri, è stato confermato l'appoggio alle richieste avanzate dalle Organizzazioni, assicurando l'impegno a continuare ad operare, con tutte le forze politiche, per una rapida e positiva soluzione della problematica.
 
Il tema delle concessioni demaniali marittime è stato oggetto dell'incontro con le Organizzazioni di rappresentanza del comparto balneare che si è svolto lo scorso 28 ottobre, convocato dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega agli affari europei Sandro Gozi e dal Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Francesca Barracciu. 
I Sottosegretari hanno manifestato la volontà e la disponibilità del Governo ad individuare una soluzione definitiva al problema, condivisa dalle Organizzazioni di rappresentanza del comparto balneare.
Da parte di OASI-Confartigianato è stata ribadita l’indispensabilità che, innanzitutto in sede italiana, prima ancora che a livello europeo, vengano salvaguardati futuro e aspettative delle imprese balneari, facendo leva, in assenza del diritto di insistenza ormai abrogato, sul valore del lavoro familiare che rappresenta la peculiarità e la ricchezza delle stesse aziende, fiore all’occhiello del turismo e dell’economia del nostro Paese. Nel cogliere positivamente i segnali di apertura del Governo e nel confermare la piena collaborazione per il prosieguo del dibattito, le Organizzazioni di categoria hanno suggerito la riapertura del tavolo tecnico interministeriale con le stesse Organizzazioni per la stesura del provvedimento che dovrà disciplinare la materia. Tale proposta è stata accolta positivamente dai rappresentanti del Governo.
 

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