News / Associazioni di mestiere - giovedì 02 gen 2025 alle 10:17 | A cura dell'Ufficio Stampa
Pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 31 dicembre 2024 n, 305 il testo del D.Lgs. n. 209 del 31 dicembre 2024 recante “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36“.
Lo scorso 23 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto “Correttivo” al Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 31 marzo 2023 numero 36) pubblicato in GU del 31 dicembre 2024 n. 305.
Nel testo sono stati introdotte importanti modifiche che rispondono positivamente alle richieste avanzate da Confartigianato, segnaliamo alcuni articoli di specifico interesse.
Una modifica significativa riguarda l’introduzione della “riserva di appalto” per le piccole e medie imprese (PMI). L’articolo 24, che modifica l’articolo 61 del Codice, include una disposizione storicamente richiesta da Confartigianato, secondo cui le stazioni appaltanti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto o l’esecuzione dei lavori a piccole e medie imprese. L’articolo stabilisce che, per gli affidamenti di importo inferiore alle soglie previste, le PMI possano beneficiare di una riserva, migliorando così l’accesso delle piccole imprese alle gare d’appalto.
Un altro aspetto positivo riguarda il subappalto. L’articolo 41, che modifica l’articolo 119 del Codice, stabilisce che almeno il 20% delle prestazioni subappaltabili siano affidate a piccole e medie imprese. Questo intervento mira a garantire che le PMI abbiano maggiori opportunità all’interno dei contratti di subappalto, un settore fondamentale per l’economia delle imprese artigiane. Inoltre, gli operatori economici hanno la possibilità di indicare nella propria offerta una soglia diversa per l’affidamento delle prestazioni, qualora queste siano specificamente adatte a PMI in base alle caratteristiche delle prestazioni o del mercato di riferimento.
Rilevante anche la modifica in base alla quale, per gli appalti nel settore dell’edilizia, sono considerati equivalenti i contratti collettivi nazionali di lavoro classificati con il codice unico alfanumerico CNEL/INPES, tra cui figura il CCNL Edilizia Artigianato (codice F015).
Un ulteriore successo per Confartigianato è l’abrogazione dell’articolo 109 del Codice, che riguardava il “rating d’impresa”, accogliendo la richiesta di Confartigianato di eliminare un meccanismo che rischiava di penalizzare le PMI, favorendo invece un sistema più inclusivo e accessibile.
Con riserva di fornire i necessari approfondimenti.
News in Primo Piano
Altre Associazioni di mestiere
News per settore