RISCHIO STRESS DA CALORE, VALUTAZIONE E PREVENZIONE

News / Ambiente, sicurezza e qualità - martedì 15 lug 2025 alle 15:26 | A cura dell'Ufficio Stampa


I cambiamenti climatici in atto hanno portato, oltre ad un aumento medio della temperatura, a periodi con picchi di calore che amplificano i rischi per la salute e per la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori che vi siano eventualmente esposti. Questo ha portato, recentemente, all'emanazione delle 'Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare' da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ed è stato definito fra le parti sociali un Protocollo quadro per l’adozione delle misure necessarie (2 Luglio 2025).

Una particolare attenzione, a causa delle loro specifiche attività che le espongono al rischio di stress da calore è stata data ai comparti dell’edilizia, della logistica e dell’agricoltura.

Ricordiamo peraltro che i Datori di Lavoro devono preliminarmente provvedere alla Valutazione di tutti i rischi lavorativi (art. 28 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.), compresi quelli legati all’esposizione al microclima ed alle radiazioni solari.

Facendo una veloce sintesi delle raccomandazioni mirate agli interventi da adottare possiamo così elencarli:

• Valutazione dei Rischi (come sopra evidenziato): gli strumenti a supporto della previsione dei rischi legata al caldo e alla radiazione includono l’utilizzo di piattaforma previsionale di allerta da caldo specifica per i lavoratori (Progetto WORKLIMATE - clicca QUI) in grado di fornire previsioni basate sull’attività fisica svolta dal lavoratore e sull’ambiente di lavoro (es. esposizione al sole o in zone d’ombra); piattaforma previsionale dell’esposizione alla radiazione solare (web-app presente sul Portale agenti fisici PAF - clicca QUI).

• Definizione di specifiche misure da mettere in atto qualora il processo di valutazione del rischio evidenzi un’esposizione abituale, o comunque prevedibile del lavoratore ai rischi micro-macroclima, esposizione solare e al caldo.

• Individuazione di un responsabile, presente sul luogo dove si svolge l’attività (preposto alla sicurezza) per la sorveglianza delle condizioni meteoclimatiche, incaricato dell’attuazione delle misure di tutela specifiche predisposte dal Datore di Lavoro.

• Fornire ai lavoratori abiti da lavoro leggeri a trama fitta, copricapo, occhiali protettivi con filtro UV adeguato e con protezione laterale. Consigliare ai lavoratori di applicare una crema solare ad alta protezione (SPF 50+).

• Provvedere alla informazione e formazione dei lavoratori. La formazione (misure aziendali, dispositivi di sicurezza quali cappello ed occhiali, uso di creme solari, idratazione ed alimentazione, gestione dei sintomi delle patologie da calore) ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei lavoratori sugli effetti sulla salute dello stress da caldo ed all’esposizione alla radiazione solare.

• Modificare gli orari di lavoro. È una misura di prevenzione e protezione per ridurre l'esposizione dei lavoratori al calore e alla radiazione solare consultando le previsioni di allerta dei rischi correlati allo stress da caldo (clicca QUI) e alla radiazione solare (clicca QUI).

• Riprogrammazione delle attività che non sono prioritarie e che sono da condursi all'aperto in giorni con condizioni meteoclimatiche più favorevoli: la pianificazione delle attività che richiedono un maggiore sforzo fisico durante i momenti più freschi della giornata, alternanza dei turni tra i lavoratori in modo da minimizzare l’esposizione individuale al caldo o al sole diretto, interruzione del lavoro in casi estremi quando il rischio di patologie da calore e da esposizione solare è molto alto.

• Dare preferenza per quanto possibile, nei periodi più caldi e/o con massimo soleggiamento alle attività da svolgere in aree completamente ombreggiate o in ambienti climatizzati e comunque effettuare pause in aree ombreggiate o climatizzate. Pianificazione di brevi pause ma frequenti in luoghi ombreggiati.

• Promozione del reciproco controllo dei lavoratori, soprattutto in momenti della giornata caratterizzati da temperature e radiazione solare particolarmente elevate. Rimane fermo l’obbligo di controllo che deve svolgere il preposto aziendale.


ALLEGATI
- Conferenza delle Ragioni e delle Province Autonome: ‘Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare’ (prot. 25/69/CR6bis/C7)
- ‘Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro’, sottoscritto a Roma il 2 Luglio 2025


Gli addetti del Servizio Sicurezza e Ambiente di Confartigianato della provincia di Ravenna sono a disposizione delle aziende associate per eventuali chiarimenti ed approfondimenti.


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