News / Associazioni di mestiere - mercoledì 24 set 2025 alle 16:58 | A cura dell'Ufficio Stampa
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha approvato il decreto che dà il via al Conto Termico 3.0, aggiornando e potenziando uno degli strumenti principali per sostenere la riqualificazione energetica degli edifici. Il provvedimento mira a velocizzare il percorso verso una maggiore efficienza e a promuovere la produzione di calore da fonti rinnovabili, attraverso interventi su piccola e media scala.
Rispetto alla precedente versione, il nuovo decreto amplia il numero dei soggetti che possono beneficiare degli incentivi: gli enti del Terzo Settore vengono infatti equiparati alle amministrazioni pubbliche. Sono inoltre state aggiornate sia le tipologie di intervento sia le spese ammissibili, tenendo conto dei progressi tecnologici e delle variazioni dei prezzi di mercato.
Tra le principali novità figura l’apertura degli incentivi anche agli edifici privati non residenziali, fino ad ora esclusi e riservati esclusivamente agli immobili della Pubblica Amministrazione. Il decreto introduce inoltre nuove categorie di intervento, come l’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, a condizione che tali installazioni siano abbinate alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.
L’incentivo coprirà mediamente il 65% delle spese ammissibili, con la possibilità di arrivare fino al 100% per scuole, ospedali, strutture sanitarie pubbliche e edifici della Pubblica Amministrazione situati in comuni con meno di 15.000 abitanti. Per la prima volta, inoltre, sarà possibile accedere ai contributi anche tramite Comunità Energetiche Rinnovabili o configurazioni di autoconsumo collettivo, valorizzando così la condivisione dell’energia.
Per imprese e professionisti, l’accesso agli incentivi sarà subordinato alla presentazione di una richiesta preventiva che dimostri il risparmio energetico derivante dagli interventi: un requisito più stringente rispetto al passato, pensato per assicurare l’efficacia delle misure finanziate.
Il decreto stabilisce un tetto di spesa annuo di 900 milioni di euro, suddiviso in 400 milioni per la Pubblica Amministrazione e 500 milioni per i soggetti privati. Nonostante l’approvazione definitiva in Conferenza Unificata e l’adozione formale da parte del MASE, il Conto Termico 3.0 non è ancora operativo: si attende infatti la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, necessaria per l’entrata in vigore, che avverrà 90 giorni dopo tale pubblicazione.
Nel frattempo, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) dovrà aggiornare sia le regole applicative sia la piattaforma digitale per la presentazione delle domande, un processo che richiederà ulteriori 60 giorni. Per questo motivo, l’operatività effettiva del Conto Termico 3.0 è prevista tra gennaio e febbraio 2026.
In attesa della pubblicazione ufficiale e dei successivi adeguamenti tecnici del GSE, sarà quindi essenziale rimanere aggiornati. Non appena tutto sarà pronto, forniremo informazioni puntuali per consentire a tutti di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal nuovo Conto Termico 3.0.
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