News / Associazioni di mestiere - lunedì 17 nov 2025 alle 14:17 | A cura dell'Ufficio Stampa
Le Associazioni dell'autotrasporto, tra le quali ovviamente anche Confartigianato Trasporti, lanciano l‘allarme contro l’articolo 26 del Ddl Bilancio 2026 che blocca la compensazione dei crediti d’imposta, colpendo duramente il settore dell’autotrasporto di merci per conto terzi, ma anche tutti coloro che recuperano l’accisa sul carburante per autotrazione come le manifatture con veicoli in conto proprio.
Tra i crediti di imposta non più compensabili dal 1° luglio 2026 rientra infatti anche il rimborso delle accise sul gasolio utilizzato dalle imprese di autotrasporto. Di conseguenza, la categoria vedrebbe bloccata la compensazione per un valore potenziale di quasi 1,8 miliardi di euro di crediti delle accise.
In misura minore, ma solo come numero di imprese, anche il trasporto conto proprio si vedrà pesantemente penalizzato da questa misura.
L’effetto della conversione da credito immediatamente compensabile a credito esigibile in tempi futuri, dal controvalore di circa 56mila euro l’anno per azienda artigiana, provocherebbe una grave crisi di liquidità al comparto.
Migliaia di imprese sarebbero costrette a versare integralmente e immediatamente i debiti previdenziali e contributivi, mentre dovrebbero attendere il rimborso in denaro del credito delle accise, una procedura che richiede tempi lunghi, con conseguenze drammatiche su numerose piccole imprese.
'Apprezziamo quindi le dichiarazioni del ministro Giancarlo Giorgetti e del viceministro Maurizio Leo, che sostengono esserci la volontà di rivedere la norma – è l'appello di Confartigianato Trasporti – ma chiediamo di abrogare la disposizione contenuta all’articolo 26 del Ddl Bilancio in discussione o, in alternativa, di introdurre una specifica deroga che escluda il credito d’imposta maturato per l’uso del gasolio professionale dal divieto di compensazione con debiti contributivi e previdenziali'.
La misura così concepita non colpisce i frodatori ma scarica l’onere della verifica e la carenza di cassa sulle aziende oneste che vantano un credito reale spettante per legge.
Il settore dell’autotrasporto, strategico per l’Italia, non può subire una paralisi finanziaria a causa di una misura antifrode male indirizzata.
News in Primo Piano
Altre Associazioni di mestiere
News per settore