CONTRO L'ABUSIVISMO NEI SETTORI DELL'ACCONCIATURA E DELL'ESTETICA

News / Ufficio sindacale - venerdì 23 mar 2012 | A cura dell'Ufficio Stampa


Le Associazioni dell’Artigianato e della piccola impresa Cna e Confartigianato della Bassa Romagna evidenziano negli ultimi tempi molte  segnalazioni di attività abusive, prevalentemente nell’artigianato, che fanno emergere una realtà assai diffusa, soprattutto acconciatori ed estetisti abusivi che operano tranquillamente in casa, in taverna, in garage, in mansarda o peggio a domicilio del committente, senza alcun requisito professionale, senza il rispetto delle norme igienico sanitarie, il tutto senza pagare un euro di imposte e contributi previdenziali. Segnalazioni di attività abusive, seppure in misura minore ci provengono anche da altri settori come l’edilizia e l’impiantistica.


Può sembrare, ad una prima lettura, che il tema dell’abusivismo rappresenti un problema minore per una società alle prese con una crisi economica che ha ridotto la redditività di molte imprese, ma non è così, la concorrenza sleale verso le imprese regolari che hanno investito per mantenere competitiva la propria azienda ed essere in regola con le normative vigenti devono godere della giusta e doverosa tutela da parte degli enti preposti. Se consideriamo, oltre alla crisi, l’aumento della pressione fiscale imposta dagli ultimi governi sulle imprese e la prossima imposta comunale dell’IMU, che graverà anche sugli immobili strumentali alle attività delle aziende, la condizione delle imprese dell’artigianato e delle PMI si aggraverà ulteriormente.


Coloro che si avvalgono delle prestazioni di soggetti abusivi, compromettono seriamente la possibilità delle imprese in regola di assumere nuovo personale e addirittura di mantenere gli attuali occupati.
Per queste ragioni Confartigianato e CNA pongono come priorità nell’azione di tutela delle imprese, la lotta all’abusivismo e chiedono un’azione incisiva da parte degli organi preposti al controllo e alla soppressione del fenomeno.


Inoltre chiedono all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna di mantenere gli impegni presi dai loro rappresentanti con le nostre Associazioni, per contrastare il fenomeno fino ad ora completamente disattesi.


Gli impegni presi che riguardano in particolare:
1) L’istituzione di un nucleo di vigili urbani operativi e specializzati anche nella lotta all’abusivismo;
2) il coinvolgimento dei Sindaci del territorio e la volontà di portare all’attenzione del Prefetto questo problema.
3) di effettuare i controlli durante tutto l’anno, affinchè il malcostume dell’abusivismo sia almeno ridimensionato.

Le due Associazioni imprenditoriali da parte loro continueranno nell’opera di massima attenzione al fenomeno sviluppando, come stanno facendo da molti mesi a questa parte, un’attività di informazione e sensibilizzazione verso la cittadinanza e verso i propri associati e soprattutto un’attività di vigilanza e di denuncia di questo fenomeno alle Autorità competenti.
 


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