CIRCOLARE MINISTERIALE SULLA VERIFICA DEL GREEN PASS

News / Varie - mercoledì 11 ago 2021 alle 12:08 | A cura dell'Ufficio Stampa


E' stata emanata il 10 agosto 2021 una Circolare del Ministero dell'Interno in tema di Disposizioni di verifica delle certificazioni verdi Covid-19.

Nel testo viene evidenziato come il ricorso alle certificazioni verdi rappresenti uno strumento di salvaguardia e di tutela della salute pubblica anche per scongiurare il ripristino di misure restrittive a fini del contenimento del contagio.

Per quanto riguarda il controllo del Green Pass, il nuovo documento diffuso dal Viminale individua due fasi: 'La prima consiste nella verifica del possesso della Certificazione verde da parte di chi intende accedere alle attività'. Di questo si potrà e dovrà occupare il gestore dell’attività in questione o il personale da lui delegato al controllo: strumento fondamentale sarà l’app Verifica C19, della quale abbiamo spiegato meccanismi e funzionamento in questo articolo. Dopo l’accertamento tramite applicazione della validità del pass sanitario, con relativa comparsa sulla schermata di nome, cognome, e data di nascita del soggetto a cui è riferito, scatta la seconda fase.
La circolare infatti prevede che 'si dovrà dimostrare la propria identità mediante un documento che ha come scopo quello di contrastare i casi di abuso o di elusione'. Qui la responsabilità primaria riconosciuta dal Ministero pesa sulle figure dei pubblici ufficiali: 'trattandosi di un’attività che consiste nella richiesta di esibizione di un documento d’identità, la disposizione opportunamente indica tra i soggetti investiti di tale verifica in primo luogo i pubblici ufficiali, notoriamente muniti del potere di identificazione delle persone per fini di controllo stabiliti a vario titolo dalla legge'. Un’attività che la circolare chiarisce essere non sistematica, 'ma a richiesta dei verificatori', che quindi potranno richiedere a campione i singoli documenti di identità all'ingresso delle varie attività.
E gli esercenti? Per il Ministero anche loro sono autorizzati a controllare i documenti. Nessun obbligo, ma la possibilità di decidere se procedere al controllo in caso di 'palese violazione'.

Le 'palesi violazioni'
Nella spiegazione fornita dalla circolare del Ministero dell'Interno appare evidente la natura discrezionale del controllo sulle identità da parte dei proprietari: 'la verifica si renderà necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme, come, ad esempio, quando appaia manifesta l'incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione'. Il Ministero quindi delega all’occhio attento dell’esercente confrontare, per esempio, l’anno di nascita indicata dal Green pass sanitario fornito, e l’età che il cliente stesso sembra dimostrare di presenza. Il documento d’identità di un giovane che presenti un Green pass con data di nascita di un 60enne, quindi, deve e può essere verificato dal gestore.

Le sanzioni per il controllore
Se i dati riportati sulla carta d’identità non coincidono con il soggetto descritto sulla Certificazione verde, la persona potrà essere denunciata per falso. In questo caso la circolare non prevede alcuna conseguenza per l’esercente, che al contrario del cliente, avrà fatto il suo dovere di controllo e verifica dei dati. 'Le sanzioni di cui all’art.13 del citato decreto-legge n.52/2021 risulterà applicabile nei confronti del suo avventore, laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell’esercente', scrive poi il Ministero.
Tornando quindi alle 'evidenti incongruenze' anagrafiche e non, di cui si parlava prima, nel caso in cui l’esercente noti la possibilità di raggiro e decida di non effettuare il controllo, gli sarà riconosciuta una parte di responsabilità. A seguito di un controllo di un pubblico ufficiale che attesti l’irregolarità, le sanzioni previste per una cifra fino a mille euro o la chiusura del locale per 5 giorni (in caso di irregolarità ripetuta 3 volte), potranno riguardare anche il proprietario dell’attività.

In ogni caso, quindi, riteniamo che per salvaguardare l'attività aziendale, occorra avere massima attenzione su questo fronte.


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