24 NUOVI AUTOVELOX IN BASSA ROMAGNA. LE NOSTRE PERPLESSITA': LE PRIORITA' SONO ALTRE

News / Varie - martedì 02 ago 2016 | A cura dell'Ufficio Stampa


Nell’apprendere da notizie di stampa che la Giunta dell’Unione dei Comuni sta installando 24 postazioni di autovelox, Confartigianato esprime il proprio disappunto, ritenendo che sarebbe opportuno valutare altre scelte in grado di contemperare l’obiettivo del contenimento della velocità dei veicoli, con quello di aumentare la sicurezza dei cittadini in tema di criminalità.
 
“Confartigianato - dichiara il Segretario di Lugo Luciano Tarozzi - ha segnalato da tempo la necessità di un’azione, forte e coordinata con le altre forze di polizia, per cercare di risolvere il problema delle azioni criminali, ai danni di famiglie e imprese, attraverso una maggiore incisività dei controlli, sia durante il giorno che durante le ore notturne. 
Pur comprendendo le finalità dell’introduzione di queste postazioni autovelox e riconoscendo la necessità di interventi tesi a verificare la velocità dei veicoli che circolano sulle strade della Bassa Romagna, riteniamo che la sicurezza dei cittadini, del proprio patrimonio e delle proprie imprese, abbia una priorità assoluta visti i frequenti casi di furti e rapine
Confartigianato, quindi, chiede all’Unione dei Comuni di affrontare questo tema fondamentale con prontezza e tempestività attraverso la realizzazione di interventi orientati alla prevenzioni dei reati contro le cose e le persone, adottando nel proprio territorio un sistema di telecamere tecnologicamente avanzate (che siano in grado di leggere le targhe ed elaborare i dati in tempo reale) al fine di garantire la sorveglianza delle zone urbane, delle aree produttive e delle principali vie di comunicazione”. 
 
Anche in questo modo è possibile creare le condizioni favorevoli alla riduzione della velocità dei veicoli, dal momento che tutte le zone videosorvegliate devono essere segnalate e si ritiene che tale controllo costituisca un buon deterrente psicologico.
 
Confartigianato, inoltre, entra anche nel merito della circolazione stradale: “alla luce dei miglioramenti tecnologici attivi e passivi dei nostri veicoli, certi limiti di velocità (spesso 70 all’ora su tratti dritti e con buona visibilità) sono spesso incomprensibili per gli utenti della strada. L’installazione di autovelox, in quei punti, viene percepita quindi come una mera ‘trappola’, riducendo di fatto il rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni. Ritengo che i limiti – conclude Tarozzi - soprattutto in presenza di apparecchi di controllo, vadano stabiliti con realismo e non basandosi su scelte ideologiche o di scarico di responsabilità. Mi auguro che in alcuni casi si possa seguire l’esempio dell’ANAS, che sulla Romea, ad esempio, ha riportato a 90 all’ora molti tratti. Gli incidenti si prevengono verificando i comportamenti pericolosi di alcuni utenti della strada, non vessando tutti indiscriminatamente”.
 

 


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