AI MASSIMI L’IMPORT DI GIOCATTOLI, MA CONFARTIGIANATO RICHIAMA L'ATTENZIONE SULL'ALTO RISCHIO CONTRAFFAZIONE

News / Varie - giovedì 15 dic 2016 | A cura dell'Ufficio Stampa


All'approssimarsi del Natale, l'Ufficio Studi di Confartigianato torna ad analizzare il mercato dei giocattoli. Un settore importante: nel 2016 l’Italia importa giochi e giocattoli per 1.082 milioni di euro. La Cina è ovviamente il principale Paese fornitore, con il 43,5% dell’import totale del settore, seguita a distanza a distanza da Francia, Repubblica ceca, Germania, Paesi Bassi e Spagna.

Dopo il calo registrato nel triennio 2011-2014, l’import di giochi e giocattoli ha ripreso a salire e nel 2016 tocca il massimo storico, superando il precedente picco del 2010 (1.047 milioni di euro). L'incremento è dell’1,8%, combinazione di un aumento degli acquisti da Paesi dell’Unione europea (+13,1%) e un calo del 7,4% dai Paesi extra Ue. Tra i maggiori Paesi fornitori in calo gli acquisti dalla Cina (-10,4% nei primi nove mesi dell’anno) e dai Paesi Bassi (-8,0%); all’opposto in salita gli acquisti di giochi e giocattoli dalla Francia (+34,9%), Repubblica ceca (+20,2%), Spagna (+15,6%) e Germania (+3,2%).
La domanda di giocattoli acquistati all’estero risente della stagionalità legata alla tradizione dei regali di Natale: nel trimestre settembre-novembre si registrano importazioni del 63,5% superiori alla media, con un picco nel mese di ottobre.
 
Dietro ai flussi di commercio estero di giocattoli, però, si celano la concorrenza sleale e le insidie alla sicurezza – per oggetti utilizzati prevalentemente da minori – derivanti dalla vendita di prodotti contraffatti. Secondo i più recenti dati pubblicati dalla Commissione europea, nel corso del 2015 sono aumentati del 14% gli articoli contraffatti sequestrati dalle autorità doganali dell’UE e il fenomeno è decisamente più accentuato in Italia dove gli articoli sequestrati sono saliti del 57%. Per numero di prodotti sequestrati nell’Ue i Giochi e giocattoli risultano al secondo posto e il rapporto della Commissione evidenzia che il 70,3% dei giochi e giocattoli sequestrati proviene dalla Cina, il 21,2% dalla Malaysia e un ulteriore 4,2% da Hong Kong.
In Italia tra il 2008 e il 2015 sono stati effettuati complessivamente 1.896 sequestri di giochi e giocattoli per 44.893.548 pezzi e un valore complessivo di 185 milioni di euro: il ritmo è di 15.375 pezzi sequestrati al giorno.
In Italia nella nicchia della produzione di giochi e giocattoli operano 380 imprese con 2.959 addetti e un fatturato di 598 milioni di euro, in gran parte esportato: negli ultimi dodici mesi il made in Italy del giocattolo ammonta a 444 milioni di euro.
Infine va segnalato che, in generale, il fenomeno della contraffazione penalizza l’artigianato e la piccola impresa: nei settori più esposti si determina una concorrenza sleale per il 19,8% dell’artigianato manifatturiero italiano. 
Ulteriori dati ed approfondimenti: www.confartigianato.it

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