LE CONSIDERAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI SUL BILANCIO DI PREVISIONE DEL COMUNE DI RAVENNA

News / Varie - martedì 21 mar 2023 alle 08:00 | A cura dell'Ufficio Stampa


Le quattro Associazioni di rappresentanza dell'Artigianato e del Commercio, tra le quali ovviamente anche Confartigianato, hanno redatto unitariamente un breve documento di considerazioni sul Bilancio di previsione del Comune di Ravenna, inviandolo al Sindaco e agli Assessori competenti.

Il presupposto alla base delle valutazioni delle quattro Associazioni di rappresentanza è l’attuale contesto di generale difficoltà delle piccole e medie imprese e delle famiglie, alle prese con inflazione, aumento dei costi energetici e con l'ovvia riduzione della capacità di spesa della maggioranza di cittadini e consumatori.

Sulla base di queste considerazioni, pur ben consapevoli che anche gli Enti Locali abbiano analoghe difficoltà nel far quadrare i propri bilanci, Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti esprimono grande preoccupazione riguardo alle scelte su Addizionale IRPEF, IMU, TARI e COSAP, che vanno nella direzione dell’incremento della pressione fiscale che in Italia è già a livelli troppo alta, alimentando ulteriormente questo circolo vizioso che va interrotto con provvedimenti incisivi, in primis dal Governo.

Nel documento c'è anche l'appello a mantenere i finanziamenti a favore dei Consorzi fidi, fondamentali per abbattere i tassi di interesse a carico delle imprese e sostenerne la capacità di indebitamento per investimento, e a non perdere di vista il Piano di Investimenti sostenuto con i Fondi PNRR.

Gli ultimi due punti, ma non per importanza, che vedono l'intervento unitario delle Associazioni d'impresa, sono le manutenzioni del territorio, non solo la città, ma anche le zone artigianali/industriali e i lidi, e quello relativo all'energia, affinchè si trovino reali e concreti percorsi di semplificazione urbanistica che diano la possibilità di utilizzare le aree e i tetti delle imprese per l’installazione di impianti fotovoltaici, accelerando di fatto un percorso di transizione ecologica non più rinviabile.


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